
Oltre alla protagonista, altri elementi mettono in relazione i tre racconti, a partire dalla presenza di orsetti peluche che prendono vita testimoniando la ricercata fusione tra rassicurante e perturbante che caratterizza l’intero fumetto.
Mentre la Bambina Fantasma è buona, comprensiva e altruista, attorno a lei si verificano fatti di violenza a cui seguono inquietanti manifestazioni di giustizia retributiva. L’esercizio implacabile della stessa colpisce i colpevoli in modi diversi ma esiziali, risarcendo anche per mezzo di grottesche palingenesi le vittime.
Nicola Stradiotto visualizza le sequenze dialogate e mute di Dast con splash-page e tavole divise in due riquadri, evidenziando una grande maturazione rispetto a Tropical Zombie, uno dei suoi primi lavori. Senza rinunciare alla sperimentazione e alla ricerca dell’essenziale, l’artista alterna diverse soluzioni estetiche.
Con i loro bordi neri le pagine diventano veri e propri contenitori, come se il volume fosse una scatola da cui estrarre le tre fiabe horror popolate da sagome oscure, un tratteggio più o meno fitto, esseri umani, oggetti e creature che attraversano prospettive oblique e frastagliate. Il contrasto tra il bianco e il nero, in una modulazione cangiante della rispettiva prevalenza, è tanto efficace quanto la chiusa fulminea dell’ultima storia, la più breve e diretta.
Abbiamo parlato di:
La Bambina Fantasma
Dast, Nicola Stradiotto
In Your Face Comix, 2023
148 pagine, brossurato, bianco e nero – 19,00 €
ISBN: 9788897571643

