
Anaïs Nin è il nome abbreviato di Angela Anaïs Juana Antolina Rosa Edelmira Nin y Culmell (Neuilly-sur-Seine, 21 febbraio 1903 – Los Angeles, 14 gennaio 1977), scrittrice statunitense conosciuta in tutto il mondo per i suoi romanzi erotici, che ha vissuto una buona parte della vita in Francia. Ed è proprio su questo periodo francese che si concentra il racconto di Bischoff.
Anaïs è sposata e vive una vita agiata; nonostante questo, una sorta di infelicità latente la pervade, una necessità espressiva che non riesce a esternare se non compilando il suo diario personale giorno per giorno. Il diario di Anaïs acquisisce un ruolo comprimario all’interno della vicenda, rappresentando quella parte di personalità della protagonista libera da qualsiasi costrizione, una zona sicura, creativa e smaliziata. In esso sono raccontati momenti della vita quotidiana vissuti con il marito, attimi fuggevoli che coinvolgono uomini e donne che intrecciano la propria strada con la donna, ma anche e soprattutto i desideri, le ambizioni, i pruriti più viscerali. Graficamente questo turbamento viene rappresentato in alcune vignette e tavole da un’alter ago di Anaïs: una donna con il suo stesso volto, ma con uno sguardo, un portamento e una chioma fieri e selvaggi allo stesso tempo; spesso l’autrice la disegna circondata da un turbinio di onde, un mare in burrasca, il mare delle menzogne che stanno nel diario e che, in realtà, poi tanto menzogne non sono.
La protagonista ha una personalità estremamente piacente, ogni uomo e ogni donna che inciampano nel suo cammino vengono ammaliati dal suo fascino e dalla sua sensualità. Il percorso all’interno del libro è un sentiero di accettazione delle proprie pulsioni più umane e di espressione delle stesse attraverso incontri dapprima fugaci e ricolmi di senso di colpa, fino a vere e proprie storie di amore il cui fulcro delle stesse è una sessualità libera ed esplicita.
È l’incontro con Henry Miller, scrittore anch’egli, che segna la svolta per la carriera di Anaïs, oltre che per la sua vita. L’uomo la incita alla scrittura e la sostiene nella sua produzione letteraria erotica. Questa relazione dapprima professionale sfocia in una storia passionale nella quale la donna si rifugia anima e corpo e vi trova una serenità che da tempo cercava, cosa che si riflette anche nel suo approccio alla scrittura. È proprio grazie a questo rapporto che inizia a far pace con sé stessa, con la sua necessità di vivere una vita in cui essere una moglie devota e al tempo stesso un’amante focosa: il prendere coscienza di questo suo essere le restituisce la capacità di acquisire una consapevolezza nuova rispetto a quanto annotato sul suo diario per poterlo rendere un prodotto letterario fruibile dal pubblico.
Abbiamo già accennato a come Bischoff riesca a rendere la doppia personalità della protagonista all’interno di scene dal grande impatto grafico, circondando il corpo di lei con linee sinuose e dinamiche che ricordano il mare in burrasca. A splash page di questo genere, si alternano alcune immagini che richiamano la pace dei sensi (ad esempio durante i momenti di intimità con il suo amante Henry Miller), riproducendo colorati giardini fioriti. Questo contrasto è accentuato anche dall’utilizzo accurato di una tecnica molto particolare: infatti l’autrice decide di utilizzare in tutta la produzione del fumetto la matita a quattro colori. Fortemente riconoscibile in tutte le tavole, questa tecnica permette la sfumatura di uno o l’altro colore a favore di quanto la storia ci sta raccontando: le tavole in cui viene rappresentato il mare e il turbamento di Anaïs hanno un maggiore tendenza al blu e al freddo, mentre in quelle in cui la serenità e la pace sono protagoniste, l’accento è posto dai toni caldi del rosso e del giallo.
Léonie Bischoff è riuscita in Anaïs Nin. Nel mare delle menzogne a descrivere con naturalezza e sofisticazione un animo inquieto come quello della protagonista, attraverso la sceneggiatura e attraverso i disegni, in una graphic novel che trasuda sensualità, incertezza, libertà e ricerca del proprio posto nel mondo.
Abbiamo parlato di:
Anaïs Nin. Nel mare delle menzogne
Léonie Bischoff
Traduzione di Giovanni Zucca
L’Ippocampo Edizioni, 2021
192 pagine, brossurato, colori – 19,90 €
ISBN: 9788867225910

