
Per quanto nelle intenzioni dell’autore ogni numero di RD possa essere letto in maniera autonoma, a sette numeri dalla conclusione, si stanno iniziando a tirare i fili delle trame imbastite negli anni e dunque è chiaro che può apparire ostico per un lettore approcciarsi alla lettura di questo singolo albo, seppur i rimandi alla trama orizzontale siano minimi.
Tuttavia, è da evidenziare come Longobardi continui a muoversi nel racconto di genere – con tutti gli stilemi del caso – inserendo al tempo stesso nelle proprie sceneggiature spazi per l’approfondimento psicologico dei personaggi: questa caratteristica regala a ogni episodio un’intensità e una singolarità narrative efficaci.
In questo caso, l’alternanza tra una scena di vita domestica e la vita “esterna” di uno dei protagonisti, legate tra loro dalle didascalie che racchiudono le parole di una favola letta a un bambino, creano un gioco di rimandi di significato che esplicita tensione e dramma psicologico dei personaggi.
Becciu asseconda il testo con tavole dal tratto essenziale e a momenti spigoloso dotate di un profondo dinamismo, con un effetto visivo di chine acquerellate che donano estrema profondità e pathos ai disegni.
Da segnalare anche l’ottimo lavoro di Mauro Mura nel lettering.
Abbiamo parlato di:
Rusty Dogs #43 – Pezzi di carne
Emiliano Longobardi, Antonello Becciu
https://issuu.com/rustydogs/docs/becciu

