Scarpe Da Tennis Thumb

Unico indizio le scarpe da tennis (Barzi, Villa, Gerasi)

16 Luglio 2014
Un omaggio a uno dei migliori artisti italiani: Enzo Jannacci.
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01È, Unico indizio le scarpe da tennis, un omaggio a uno dei migliori artisti (musicisti, cantautori) italiani: Enzo Jannacci, scomparso lo scorso anno.
È, ancora, un omaggio di Davide Barzi, a Milano, a quella del periodo di fine anni ’50 del secolo scorso. La Milano del boom economico, la stessa nella quale era cresciuto Jannacci e che lo vedeva allora muovere i primi passi della sua carriera musicale.
È un omaggio al capoluogo meneghino di quel tempo che fu, tanto nell’oggetto quanto nel mezzo narrativo, con Barzi che, con maestria, intramezza pagine di fumetto a tavole ricalcate da quelle dei fotoromanzi e delle riviste come Grand Hotel che pienamente catturano nel libro l’atmosfera dell’epoca.
È, sopratutto, un racconto noir con un oggetto della narrazione di genere atipico. L’ostinata indagine di un poliziotto terun, il Maresciallo Vincenzo Mantuano, per dare un volto all’assassino e un nome alla vittima, un barbun, il protagonista della canzone “El portava i scarp del tennis” che rese famoso Jannacci nel 1964. Il primo dei diversi, degli ultimi che il Dutur avrebbe cantato in tanti suoi brani.
È, infine,nelle tavole del quasi esordiente Marco Wil Villa e nei disegni a mezzatinta dei flashback del bravo Sergio Gerasi, , un omaggio ai volti degli attori e all’inquadrature del cinema neorealista italiano.
Disegni, quelli di Villa, non scevri da insicurezze in un tratto ancora da affinare, ma in definitiva efficaci nel narrare la vicenda.
È un bel libro a fumetti da leggere. Che fa riflettere.

Abbiamo parlato di:
Unico indizio le scarpe da tennis
Davide Barzi, Marco Wil Villa, Sergio Gerasi
Renoir comics, marzo 2014
160 pagine, brossurato, b/n e mezzatinta, € 14,90
ISBN: 978-8865670927

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David Padovani

David Padovani

Fiorentino, classe 1972, svolge la professione di architetto. Grazie a un nonno amante della fantascienza e dei fumetti, scopre la letteratura fantastica e il mondo degli albi Corno della seconda metà degli anni '70.
Tex e Topolino sono sempre stati presenti nella sua casa da che si ricordi, e nella seconda metà degli anni '80 arrivano Dylan Dog e Martin Mystere e la riscoperta del mondo dei supereroi USA.
Negli anni dell’università frequenta assiduamente le fumetterie, punti d’incontro di appassionati, che lo portano a creare assieme ad altri l’X-Men Fan Club e la sua fanzine ciclostilata, in un tempo in cui di web poco si parlava ancora.
Con l’avvento del digitale, continua a collezionare i suoi amati fumetti diminuendo la mole di volumi cartacei acquistati, con somma gioia della compagna, della figlia e della libreria di casa!

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